venerdì 29 maggio 2015

La scelta dei canarini da compagnia

Chi acquista un canarino semplicemente come animale domestico da tenere in casa al pari di un gatto, di un cane o di pesci rossi non si preoccupa certo degli standard di perfezione previsti per le diverse razze e varietà che vengono stabiliti da vari organismo nazionali e internazionali come la F.O.I. (Federazione Ornitologica Italiana) e la C.O.M. (Confederazione Ornitologica Mondiale).
L'amatore si preoccupa magari del colore del canarino (giallo oro, rosso, bianco, ect..) e che lo stesso sia in buona salute. In un negozio però non sempre è facile per i neofiti della materia fare la scelta giusta in quanto i volatili tendono a mascherare le proprie debolezze in base alle legge della sopravvivenza, vale a dire nascondere i propri limiti a eventuali predatori: ciò può apparire strano ma questo accade anche in cattività dove i predatori al più sono gli eventuali acquirenti. Si deve inoltre fare attenzione ad eventuali tentativi (si spera rari) di rifilare il bidone al malcapitato cliente.

 

Comunque i criteri da seguire per un acquisto corretto sono i seguenti:
  • il canarino deve essere attento nello sguardo, vivace e poggiare entrambi i piedi tranne che nel sonno dove stazionano con una sola zampa. Se poi canta tanto meglio;
  • il piumaggio deve essere attillato e composto (mai gonfio e tondo) e dal colore carico;
  • gli occhi devono essere perfettamente tondi e con i margini netti e rogolari, senza gonfiori o ferite;
  • se si ha la possibilità di prendere in mano il canarino è opportuno fare scorrere delicatamente un polpastrello sullo sterno del volatile: ai lati di questo si devono percepire i muscoli pettorali. Qualora questi manchino significa che il canarino è malnutrito o affetto da patologie dell'apparato gastroenterico;
  • i piedi devono essere puliti e lisci privi di scagliosità eccessive dovute a vecchiaia eccessiva o parassiti (rogna delle zampe);
  • il becco deve essere liscio e lucido. Un becco irregolare o con alterazioni dello sviluppo riportano a patolgie epatiche.



mercoledì 27 maggio 2015

I canarini e la pet-therapy

I canarini, i pappagallini e gli animali domstici di piccola taglia vengono sovente utilizzati nella pratica della cosiddetta terapia assistita con gli animali, ex pet-therapy.
Si ritiene infatti che, prendersi cura di canarini, comporti benefici effetti a persone anziane, malati cronici, lungodegenti o affetti da depressione.
Il primo esempio di pet-therapy "involontaria" con i volatili risale al 1920 quando il detenuto pluriomicida psicopatico Robert Stroud trasse un impareggiabile beneficio dall'incontro accidentale con un uccellino selvatico rinvenuto durante l'ora d'aria nel cortile del carcere di Leavenworth. La sua esperienza di allevatore autodidatta acquisita in carcere lo aiutarono a redimersi dalla sua natura violenta e a riuscire ad reintegrarsi nella società.
Oggi, forti anche dell'esperienza del passato, i canarini vengono utilizzati anche con successo come co-terapia dolce non invasiva, finalizzata al miglioramento della salute dell'uomo: sono indicati soprattutto per bambini non autosufficienti, in quanto richiedono minor impegno rispetto ad altri animali.
L'effetto terapeutico si realizza proprio nell'accudire l'animale e questo favorisce il senso di responasabilità, aumenta l'autostima conferendo allo stesso fruitore un immagine valida e positiva della propria persona. Il paziente che si avvale anche di questa forma di terapia dolce, percepisce in modo minore la solitudine e, nel caso di piccoli uccelli canori, l'effetto è adirittura maggiorein virtù del loro aspetto delicato e bisognoso di cure e attenzioni. A questo si deve aggiungere "l'effetto compagnia" che i canarini, con il loro canto, possono fornire.
Da diversi studi risulta inoltre che oltre a giocare un ruolo fondamentale nelle situazioni di depressione e solitudine, i canarini influenzino beneficamente i valori pressori e l'errorazione ematica del miocardio agendo quindi sul corpo oltre che sulla psiche.
Ciò che a noi interessa maggiormente è comunque salvaguardare salute e benessere dei piccoli valatili; per questo si affida la scelta della razza e dell'individuo ad un esperto che valuti ogni singolo caso. Il benessere di un animale è infatti legato alla sua capacità di adattarsi alle condizioni in cui si trova senza mostrare segni di malessere o di stress. Va da se che una coppia di canarini che si riproduce grazie alle amorevoli cure dell'uomo rappresenta un esempio di relazione interspecifica benefica per entrambi i suoi attori: uomo e canarino.