L'allevamento

Locale di allevamento
La cosa migliore è avere a disposizione un ambiente di adeguate dimensioni e ben esposto alla luce del sole. Di solito però locale di allevamento è spesso un ambiente sottratto agli usi abitativi e quindi è quasi sempre angusto e poco esposto alla luce diretta alla luce.
Si deve comunque cercare almeno di assicurare un ricambio di aria costante e una adeguata illuminazione anche con il supporto di lampade al quarzo che assicurano l'emissione di raggi ultravioletti benefici per i canarini.
Inoltre porte e finestre e qualsiasi altra apertura devono essere protette da zanzariere per evitare fastidiose punture alle zampe dei volatili e ancor più per evitare la trasmissione del vaiolo letale per i canarini.

Temperatura dei locali
La temperatura non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 13-15 °C e salire al di sopra dei 23-25°C.

Umidità dei locali
L'umidità dei locali dovrà aggirasi tra il 50% e il 65%.


Le gabbie
Per le gabbie è preferibile la foma rettangolare (la più semplice possibile) di dimensioni non inferiori ai 50-60 cm di lunghezza per una coppia di volatili. I posatoi (stecche orizzontali sui quali stazionano gli uccelli) devono avere un diametro adeguato alle dimensioni delle dita degli uccelli: la norma è quella secondo la quale le dita del canarino poggiato sopra essi non deve circondarlo completamente. Sarebbe cosa buona se i posatoi fossero di legno di diametro diverso uno dall'altro: questo per ridurre o tentare di correggere il problema del dito rigido. Soprattutto nella stagione calda è fondamentale un ricambio continuo dell'acqua da bere (anche due volte al giorno).

Pulizia delle gabbie e degli accessori
Sono sufficienti lavaggi con acqua e sapone possibilmente dopo averli lasciati in ammollo in varechina diluita. E' molto importante il frequente lavaggio e la disinfezione dei beverini nei quali pullulano batteri e muffe.

Pulizia degli ambienti
Anche la pulizia degli ambienti prevede l'uso di acqua e sapone o meglio di acqua medicata con disinfettanti quali amuchina e clorexidina.

Alimentazione
Contrariamente a quanto si è soliti pensare la dieta dei canarini è una dieta varia. Accanto ai classici semi secchi i canarini deve essere prevista la somministrazione di semi ammollati, di verdure crude fresche (cicoria, radicchio, carota grattugiata), di uno spicchio di mela e soprattutto un buon pastoncino che assicuri un buon apporto di proteine e sali minerali.
A proposito di frutta everdura è bene far presente che alcune varità sono tossiche per i canarini e tra esse l'avocado, il prezzemolo, l'alloro e piante da frutto dele genere prunus (pesche,ciliegie, albicocche,...)
Entrando maggiormente nel dettaglio la scagliola dovrà costituire almeno il 60% della miscela di sementi e che i semi oleosi dovranno essere presenti in misura maggiore durante la muta (circa il 10%) ed essere ridotti al minimo negli altri periodi. Un buon pastoncino per il periodo riproduttivo dovrà contenere circa il 20% di proteine, il 65% di carboidrati ed il 5% di grassi: può essere utile l'integrazione con sali minerali (va bene anche il tradizionale osso di seppia) e con un buon complesso vitaminico (A,D ed E). Se si usa l'uovo sodo è bene riicordare di farlo bollire per almeno venti minuti così da eliminare germi di salmonello eventualmente presenti.

Fotoperiodo
La durata dell'esposizione alla luce dei canarini è particolarmente importante durante la riproduzione e dovrà essere di almeno 13-14 ma non dovrà superare le 16-17 ore.
Durante i mesi da febbraio ad aprile, per raggiungere tale durata di luce, si può gradatamente anticipare l'illuminazione dei locali. Si può partire da 11 ore e 30 minuti dal primo febbraio e allungando la durata dell'illuminazione artificiale di 30 minuti settimanali, si devono raggiungere gradualmente le 14 ore e 30 minuti alla fine del mese di aprile.


Per saperne di più inviatemi una e-mail

Nessun commento:

Posta un commento